La dea Brigit rappresenta al meglio l’idea dell’aspetto della continuità e della memoria di una donna speciale che viene con il tempo divinizzata.
Brigit, figlia di Dagda, come Minerva figlia di Giove, fu protettrice della poesia, della metallurgia e anche della medicina. Altri suoi nomi erano Belisama (splendente) e Dana, quest’ultimo forse derivante da Diana a seguito dell’influenza della religione romana. Il nome di Brigit è considerato un’eredità indoeuropea e il fatto che riporti spesso tre nomi diversi, la pone in relazione alla triade delle Tre Madri. Brigit associata al fuoco presenta caratteristiche che rimandano alla romana Vesta.
Segni e presagi Invernali
Sebbene molti neo pagani della tradizione celtica celebrino il nuovo anno con il Samonios, l’inizio di Gennaio ha ancora un sentimento ben distinto, poiché la confusione e la frenesia che pervade il Solstizio d’Inverno e le celebrazioni natalizie cessano e si resta con una sorta di pagina bianca dell’anno in arrivo, silenziosa e monotona.
Il simbolismo della cerimonia del taglio del Vischio
La cerimonia del taglio del vischio è descritta da Plinio il Vecchio nel 1° secolo AC come una cerimonia religiosa gallica dove dei druidi con vesti bianche salivano su delle querce a loro sacre, tagliavano il vischio facendolo cadere su di un drappo di stoffa immacolato e sacrificavano due tori bianchi, il vischio veniva usato per curare l’infertilità.
Foto Iside Guerriera
Il Samonios è un momento sacro per onorare i propri antenati, coloro che sono passati oltre la nostra vita terrena, persone della nostra famiglia e persone al di fuori ma che hanno contribuito alla nostra elevazione spirituale.
Oggi siamo così poco radicati e collegati alla memoria storica del nostro popolo/famiglia che dobbiamo quasi creare delle stazioni per poter fermare il nostro tempo, troppo lineare e sempre meno circolare.